
I tatuaggi possono essere connessi al Diritto d’autore?
Spesso vi è l’erronea convinzione che l’individuo che si fa un tatuaggio ne possieda automaticamente anche i diritti.
I diritti solitamente appartengono all’artista che ha creato il tatuaggio, purché ovviamente lo stesso soddisfi, al pari di ogni altra opera protetta dal Diritto d’autore, i crismi dell’originalità e del carattere creativo.
Risulta cruciale comprendere che la protezione del Diritto d’autore si applica solo alle opere originali ed ai tatuaggi personalizzati e non copre i disegni generici comunemente trovati nei cataloghi od ampiamente disponibili online.
Dalla tutela autoriale ne discende quindi che spetta all’artista il diritto di sfruttamento economico, nonché di distribuzione del tatuaggio. Ciò significa che l’artista, ad esempio, può richiedere il rilascio di royalties per replicare o riprodurre il tatuaggio su altri supporti.
I casi di infrazione del Diritto d’autore che coinvolgono i tatuaggi stanno diventando sempre più comuni.
Degna di nota è la vertenza riguardante l’atleta NBA LaMelo Ball relativa alla volontà dell’NBA di far coprire con una banda (almeno inizialmente) il tatuaggio raffigurante il marchio “LF” posto sotto l’orecchio sinistro dell’atleta LaMelo Ball.
In particolare, il tatuaggio era considerato in violazione del’accordo collettivo stipulato dai giocatori NBA (Collective Bargaining Agreement), in quanto rappresenterebbe il logo della linea di abbigliamento dello stesso atleta.
Sul punto l’Art. 538, IV comma dell’Accordo collettivo riporta quanto segue: “…un giocatore non può, durante una partita dell’NBA, mostrare alcun nome, marchio, logo o altra identificazione commerciale, promozionale o di beneficenza, incluso, ma non solo, sul corpo, sui capelli o in altro modo…”
Il giocatore si è difeso sostenendo che il tatuaggio non fosse riferito alla propria linea di abbigliamento, rappresentando al contrario le iniziali “LF” del suo secondo nome, che per esteso è LaMelo LaFrance Ball.
Alla fine, l’NBA ha permesso al giocatore di tenere scoperto il tatuaggio contestato.
Ciò posto, a prescindere dall’esito della vicenda, risulta assolutamente pacifico come intorno alla presente tematica si stia sviluppando un sempre crescente interesse.
L’infrazione del Diritto d’autore sul tatuaggio è un problema complesso che richiede una duplice riflessione, sia sui diritti dell’artista che su quelli del “committente”.