Obbligo di ricollocazione del lavoratore anche in mansioni diverse prima del licenziamento

Cassazione, sentenza n. 18904/2024: l’impossibilità della ricollocazione deve essere provata al momento della cessazione del rapporto di lavoro Con l’ordinanza n. 18904/2024, la Corte di Cassazione ha stabilito l’illegittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo qualora l’imprenditore, dopo aver dichiarato la soppressione di una posizione di lavoro di tipo impiegatizio, non abbia offerto al lavoratore […]
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Cassazione Lavoro con l’ordinanza n. 6468/2024 ha statuito che è legittimo il licenziamento del lavoratore che svolge altre attività durante permessi L. 104.

Con ordinanza del 12 marzo 2023, n. 6468, la Sezione lavoro della Corte di Cassazione ha ribadito che può costituire giusta causa di licenziamento l’utilizzo, da parte del dipendente, che si assenta dal lavoro per i permessi ex lege n. 104/1992 in attività diverse dall’assistenza al familiare disabile, con violazione della finalità per la quale […]
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Licenziamento del lavoratore che si allontana dal posto di lavoro senza timbrare.

Può essere comminato il licenziamento disciplinare ad un lavoratore per falsa attestazione della presenza sul luogo di lavoro, qualora il dipendente non timbri l’uscita dall’ufficio, non autorizzata. La Suprema Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza 2 novembre 2023, n. 30418 si è espressa su di una fattispecie che vedeva coinvolta una collaboratrice un […]
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È valido il licenziamento se non si ritira la raccomandata?

Sul punto si è espressa la Suprema Corte con una la sentenza n.15397 del 31.05.2023 A riguardo si è espressa la Suprema Corte con una interessante pronuncia. La sentenza n.15397 del 31.05.2023 stabilisce che il licenziamento è valido anche se non è stato ritirato dal lavoratore. Ciò avviene in quanto la compiuta giacenza della raccomandata all’ufficio […]
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Legittimo il licenziamento del dipendente per diffamazione a mezzo Facebook.

(Cass. Civ., Sez. Lavoro, Sent. n. 10280 del 27 aprile 2018) La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 10280 del 27 aprile 2018, ha sancito la legittimità del licenziamento per giusta causa intimato ad una lavoratrice che su Facebook aveva usato frasi fortemente scurrili e lesive del buon nome dell’azienda, così confermando il principio, […]
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