
Diritto Sportivo, Coronavirus: la posizione dell’UEFA.
Dell’Avv. Guido Del Re
Il Presidente dell’UEFA Ceferin ha lanciato un monito alle Federazioni nazionali: “portate a termine i campionati o escluderemo le vostre squadre dalle competizioni Europee”. Difatti, in merito alla scelta della Federazione Belga di concludere il torneo in anticipo assegnando il titolo al Brugge (in testa prima dello stop per l’emergenza coronavirus) con decisione che dovrebbe essere ratificata il 15 aprile, Ceferin ha così relicato: “Penso che non sia questo il modo di procedere. Le squadre belghe e le altre che pensano a una soluzione simile rischiano di non partecipare alle coppe europee nella prossima stagione”.
Può l’UEFA decidere di escludere un Club dalle competizioni europee?
Tecnicamente la risposta sarebbe affermativa. “Sarebbe” perché, nello Statuto UEFA, è espressamente prevista la possibilità di decidere, a determinate condizioni, le modalità di ammissione o meno dei Club a tutte le competizioni organizzate dall’UEFA, ma ravvisandosi una previsione specifica nel caso in cui le Federazioni non portino a termine i propri campionati nazionali.
L’art. 50 dello Statuto rubricato “Competition Regulations”, prevede che: “..The Executive Committee shall draw up regulations governing the conditions of participation in and the staging of UEFA..”, ossia che il comitato esecutivo stabilisce i regolamenti che disciplinano le condizioni di partecipazione alle competizioni organizzate dalla UEFA. Sulla scorta di tale potere, l’UEFA, ai sensi del successivo art. 53 rubricato: “Disciplinary Measures against Member Associations and Clubs”, può adottare una serie di misure disciplinari qui di seguito riportate: “..a) a warning, b) a reprimand, c) a fine, d) the annulment of the result of a match, e) an order that a match be replayed, f) the deduction of points, g) awarding a match by default, h) staging of matches behind closed doors, i) ordering a ban on the use of a stadium, j) ordering the playing of a match in a third country, k) the withholding of revenues from a UEFA competition, l) the prohibition on registering new players in UEFA competitions, m) a restriction on the number of players that a club may register for participation in UEFA competitions, n) disqualification from competitions in progress and/or exclusion from future competitions, o) the withdrawal of a title or award, p) the withdrawal of a licence..”. La lettera n) richiama espressamente la possibilità di escludere/squalificare una società da una competizione “in corso” oppure di escluderla da future competizioni; basti pensare alle vicende di esclusione relative alla violazione del Financial Fair Play.
Come sopra riportato, nello Statuto non ci sono però richiami all’applicazione di sanzioni nel caso in cui le Federazioni non portino a termine i propri campionati nazionali. Il comma 2 del sopra richiamato articolo lascia una “finestra aperta” riportando: “..Further disciplinary measures against Member Associations and clubs may be defined in regulations adopted by the Executive Committee..”, ossia che ulteriori provvedimenti disciplinari nei confronti degli Associati e dei club possono essere definiti con regolamenti adottati Comitato esecutivo.
E’ evidente che, qualora le Federazioni nazionali decidessero di non portare a termine i Campionati interni non sarà certamente per un “capriccio” ma per una condizione di “forza maggiore” dovuta alla emergenza COVID e quindi all’impossibilità di portare a termine i campionati sia per motivi sanitari, che di sicurezza, che logistici. A quel punto il Comitato Esecutivo dell’UEFA sanzionerà le Federazioni che non hanno portato a termine i Campionati Nazionali? E qualora, ad esempio, Inghilterra, Italia e Spagna decidessero di non terminare i campionati il prossimo anno, la Champions League, si priverebbe, tra le altre, di Manchester City, Liverpool, Real Madrid, Barcellona, Juventus ed Inter? Ritengo che le parole di Ceferin siano figlie di una incertezza sul presente e sul futuro del calcio nazionale ed europeo.